La Biblioteca di Baggio: è in dirittura d’arrivo…cosa c’è ancora da fare

di Rosario Pantaleo*

Da sempre apprezzo la biblioteca di Baggio. Anche perché me la ricordo non appena costruita. Inaugurata nel 1963 e nel 1964 andrai ad abitare in via Quinto Romano 61 e frequentavo la scuola elementare “Carlo Zima”, patriota risorgimentale di Brescia. Quindi entrando e uscendo dalla scuola la vedevo bene, totem inarrivabile. Poi iniziai a frequentarla nel periodo delle scuole medie e, maggiormente, al tempo delle scuole superiori. Quel tempo fu un periodo molto cruento per la vita della biblioteca. In particolare per quanto accadeva nel parchetto. Sono stato un accanito fruitore dei suoi servizi e lì mi ritrovavo spesso con alcuni vecchi amici di Baggio così come ho potuto conoscere molti bibliotecari/e di cui ho apprezzato la passione per il lavoro.

Quando entrai nelle Istituzioni riuscii a fare approvare un emendamento al bilancio (era Sindaco Albertini) affinchè alla Biblioteca fossero apportati interventi di riqualificazione di cui necessitava e rimanesse aperta anche la sera per i lavoratori studenti (ma non solo). Poi, dal 2004 poco è stato fatto (spesso ho cercato di intervenire, “a chiamata”, per contribuire a risolvere piccoli, medi, grossi problemi che si venivano a creare, anche in termini di sicurezza…).

Nel 2015, è arrivata la proposta da parte di un nutrito gruppo di cittadini per allargare la biblioteca, in un’area collegata alla sala dedicata ai bambini, che si prestava per tale progetto. Un allargamento per offrire maggiori servizi agli utenti, in particolare gli adolescenti, e per assecondare il bisogno di socialità di soggetti di varie età. Accanto a questo progetto (scaturito dalla progettazione partecipata del Bilancio partecipativo 2015/2016 chiamata “La biblioteca mette le ali”), per poter ancor meglio rispondere al bisogno di socialità che vedesse la biblioteca come punto di riferimento, si è poi sviluppato quello di costituire, nell’area oggi adibita a parcheggio, un ulteriore spazio destinato alla migliore fruizione complessiva dell’area e dei servizi della biblioteca declinandoli al tema dei “saperi” (Padiglione e Piazza dei Saperi).
Un progetto, nella sua completezza, importante e che, nelle intenzioni dei promotori, potrà dare buoni risultati sulla socialità nel quartiere. Il progetto, però, è stato anche funestato da una serie di vicissitudini, ovviamente impreviste, che hanno ritardato la sua realizzazione.  

La partenza del progetto venne salutata con grande entusiasmo e i lavori partirono il 21 Settembre del 2018 (con la sottoscrizione del verbale di presa in carico della struttura) e la tempistica di conclusione degli stessi era fissata al 20 Marzo del 2019. Ma i problemi nacquero presto a seguito della necessità di interventi eseguiti da Enti esterni per l’imprevista rimozione/spostamento di sottoservizi (i sottoservizi sono i passaggi di linee elettriche, telefoniche, tubazioni del gas, fognatura). L’interruzione dovuta a tale necessità ha fatto sì che la fine lavori venisse spostata al 10 Agosto 2019. Successivamente si è verificata un’altra interruzione, sempre per la necessità di interventi esterni, che hanno portato allo slittamento della data di fine lavori al 30 Ottobre 2019. Poi è sorta la necessità di una variante al progetto e ciò ha fatto slittare la data di chiusura attività all’11 Febbraio 2020. Si è dato quindi seguito alla richiesta dell’appaltatore di spostare la data di chiusura lavori di ulteriori 60 giorni a causa di situazioni metereologiche avverse che avevano creato problemi al cantiere. Richiesta accettata dal Comune, ma per soli 45 giorni. Poi…Poi, ahinoi, è arrivato il Covid a rendere più complicata la situazione ed il resto ce lo possiamo immaginare.

Fatti salvi tutti gli interventi ancora necessari e previsti per avere la Biblioteca operativa, l’ipotesi di apertura, inclusi i collaudi e ricevimento del CPI (Certificato di Prevenzione Incendi) da parte dei Vigili del Fuoco, era stata fissata per la fine del 2020. Al momento, proprio al fine di non avere attività non eseguite completamente, si presume che la riapertura avvenga entro la primavera (pur con la preclusione dei lavori nell’area parcheggio dove sarà predisposto il padiglione dei Saperi).

E’ bene sottolineare che se dei ritardi sono avvenuti a causa degli interventi sui sottoservizi, è anche opportuno manifestare qualche perplessità rispetto alla dinamica che ha reso necessari tali interventi: non si avevano le necessarie planimetrie indicanti i posizionamenti? La ditta appaltatrice non ha operato in maniera adeguata? Il cantiere non ha avuto la possibilità di essere seguito in maniera puntuale? Mancava della documentazione tecnica? Tra l’altro la persistente presenza del cantiere ha reso ancor più frequente la presenza, serale e notturna, di assembramenti di “varia natura” davanti e nei pressi della Biblioteca…

Per quanto mi ha riguardato direttamente ho sempre sollecitato l’Amministrazione e gli assessori competenti a spingere su questo lavoro perché terminasse nei tempi previsti ma, purtroppo, il risultato nella tempistica non è stato quello programmato, sperato e fattibile (almeno sulla carta). Inoltre vanno rilevati i numerosi allarmi, per tentativi di effrazione, che hanno portato all’intervento della vigilanza privata che custodisce l’immobile.

Tra i lavori da eseguire nell’area della Biblioteca ho suggerito una verifica appropriata sulle vie di fuga e la sostituzione del cancelletto a saracinesca posto all’ingresso, lì presente dal 1963. Poi andrebbe rifatta completamente la pavimentazione antistante l’ingresso che è così consumata da mostrare l’acciottolato di 60 anni fa…Il giardinetto facente parte dell’area della Biblioteca è da riqualificare così come l’area verde posta alla sinistra dell’edificio, vista frontale, magari con la predisposizione di un’aiuola ad ingentilirne l’accesso. L’inferriata posteriore andrebbe alzata per evitare ingressi non graditi dall’esterno. La cassetta di presa d’acqua dei Vigili del Fuoco deve essere sostituita così come sarebbe opportuno migliorare il servizio di sorveglianza passiva all’esterno.

Inoltre, raccogliendo alcune segnalazioni, andrebbero eliminate le infiltrazioni sui muri interni prodotte dal tetto non ben sigillato ed andrebbe tinteggiato tutto l’interno della struttura e sistemati o, meglio, sostituiti, gli infissi e le finestre ormai d’epoca e non più funzionali al risparmio energetico. Questi sono propedeutici alla riqualificazione e miglioramento del servizio altrimenti ci si ritroverà con una parte nuova e una “vecchia” e questo, dopo così tanta attesa, non sarebbe compreso. Ovviamente, quanto indicato è stato segnalato a chi ha competenza operativa con l’augurio che venga preso in considerazione per gli adeguati interventi.

Il costo complessivo dell’opera ammonta a circa 1.366.000 euro (in linea con quanto previsto a bilancio). Ovviamente nell’importo vi sono sia l’ampliamento della Biblioteca che il Padiglione/Piazza dei Saperi, la messa a norma dell’immobile con le prescrizioni antincendio, il completo rifacimento degli impianti elettrici, nuovi arredi, nuova illuminazione pubblica e quanto necessario per il funzionamento del servizio. Ora, in attesa dell’inaugurazione dell’opera, sarà opportuno lavorare per definire le modalità operative del servizio, non dimenticando l’importanza della funzione dei bibliotecari, magari mettendo a disposizione opportune ulteriori risorse, così come della necessità di fare di questo luogo una fucina di iniziative ed eventi in favore della cittadinanza e, in particolare, dei giovani.

*Consigliere comunale di Milano
(articolo pubblicato sul periodico Il Diciotto di febbrario 2021)

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